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martedì 26 novembre 2013

POST X ESAME:

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(fonte: Fabrizio flickr)

.. ma cosa significa APPRENDERE?

apprendere (dal dizionario):
[ap-prèn-de-re] v. (irr.: coniug. come prendere)
  • v.tr. [sogg-v-arg]
  • 1 Acquisire, imparare qlco.: a. un mestiere; anche con arg. espresso da frase (introd. da a): a. a nuotare
  • 2 Venire a conoscenza di qlco.: a. una notizia importante; spesso con arg. espresso da frase (introd. da che o di): a. che il governo si è dimesso; a. di essere stato promosso
  • apprendersi
  • v.rifl. [sogg-v-prep.arg] lett. Propagarsi a qlco., detto spec. del fuoco ~fig. detto di sentimenti o passioni, propagarsi, attaccarsi a qlcu. o all'animo, al cuore
  • • sec. XIII

lunedì 18 novembre 2013



IL SUPERAMENTO DELLA LEZIONE FRONTALE: 
APPRENDIMENTO COOPERATIVO E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE. 



Molti insegnanti nella loro pratica educativa e didattica, inseriscono segmenti
di apprendimento cooperativo, che arricchisce il già consolidato lavoro di gruppo.

Qual è la differenza?
apprendimento cooperativo:  è una modalità un po’ diversa dal lavoro di gruppo, in quanto è focalizzato sull’apprendere insieme l’uno con l’altro,
l’uno dall’altro, l’uno per l’altro

lavoro di gruppo: collaborare verso un obiettivo comune: si tratta di una pratica molto conosciuta e diffusa

...ma quali possono essere alcune delle metodologie per far si che avvenga un APPRENDIMENTO COOPERATIVO in classe?

1) potrebbe essere l'uso del COSTRUTTIVISMO!
 Secondo tale teoria, la conoscenza è costruzione, meglio ricostruzione delle conoscenze che ognuno di noi possiede. 
Il costruttivismo sottolinea che l’apprendimento avviene attraverso il confronto delle 
varie mappe cognitive presenti in ciascuno degli studenti e nel gruppo classe. 
L’insegnante può stimolare l’apprendimento, attraverso la pratica del prendersi cura, di come ciascuno e di come la propria classe, elabora, costruisce e ricostruisce le mappe cognitive comuni. 

2) O la METACOGNIZIONE!
La metacognizione è un altro filone che suggerisce di superare la lezione frontale, 
spingendo ogni alunno e il lavoro di gruppo, verso la riflessione e il controllo di come si 
apprende, mettendo in evidenza le proprie mappe cognitive, le proprie strategie di controllo, le proprie valutazioni su come si è appreso.

in poche parole per far si che avvenga un apprendimento cooperativo bisogna passare da metodologie dove l’attore principale risulta essere l’insegnante, a metodologie dove gli attori siano i ragazzi e il docente.

In questa logica  dovremmo cambiare il modello di insegnamento/apprendimento, da uno di tipo individualistico-competitivo ad un altro di tipo collaborativodemocratico (Dewey 1916). 

Per costruire un clima adatto, occorre che l’insegnante: 
a) sia autocritico e riflessivo e favorisca la comunicazione interattiva tra i ragazzi
(abilità di discussione), affinché essi possano passare da un ruolo più passivo inteso 
come ascoltatori e fruitori di informazioni, a uno più attivo e partecipativo; 
b) modifichi la convinzione che la principale fonte di apprendimento per gli alunni 
sia l’insegnante; 
c) possieda buona autostima
d) conosca e favorisca modi diversi di apprendere e di fare esperienza; 
e) cerchi di valorizzare i punti di forza dei ragazzi; non sottolineando subito i punti deboli, ma cominciando dalla valorizzazione, dal positivo e non dalla svalorizzazione; 
f) permetta a tutti di esprimersi, apprezzi i suggerimenti degli alunni, non giudichi e 
non valuti tutto ciò che viene detto dagli alunni; 
g) valorizzi la partecipazione con lodi e stimoli i ragazzi ad intervenire indicando 
quali abilità trasversali ci si aspetta vengano apprese 
h) stimoli con domande aperte e richieste di pensare insieme ad un argomento in 
piccoli gruppi, per poi riferire le proprie idee a tutta la classe;
i) sappia ascoltare attivamente, mostrando interesse, empatia e ricercando soluzioni mediate e condivise; 
nuova posizione dove ciascuno ritrova parte delle proprie argomentazioni, ma non tutte;
j) progetti la sua lezione in modo flessibile, prevedendo momenti di contrattazione 
dove gli alunni possano scegliere tra una gamma di alternative (autonomia di 
scelta); 
k) agisca in modo coerente; l’insegnante è un modello per gli alunni, quindi deve dare 
l’esempio e agire di conseguenza; 
l) condivida con i ragazzi le scelte educative e i criteri di valutazione degli apprendimenti; 
m) attui il monitoraggio insieme agli alunni il percorso apprenditivo e i processi cognitivi dei singoli alunni e di ogni gruppo;
n) si metta in gioco per primo, funga da modello positivo esperto e stimoli la generalizzazione; 
o) favorisca l’identità, il lavoro di gruppo e l’interdipendenza positiva; 
p) favorisca l’autoconsapevolezza individuale e di gruppo e aiuti la riflessione metacognitiva sui processi attuati ; 
q) sia democratico, entusiasta, positivo, motivato; 
r) insegni le abilità sociali anche attraverso l’interdipendenza dei ruoli;  
s) instauri un rapporto costruttivo con le famiglie e con il territorio.



...IL LAVORO IN GRUPPO MIGLIORA LE PERFORMANCE

Sempre più spesso si lavora in contesti in cui vengono costituiti dei veri e proprigruppi di lavoro (o team) per 

portare a termine specifici progetti o attività. La capacità di lavorare in gruppo diventa pertanto un requisito indispensabile per tutti coloro i quali si muovono nell’attuale mercato del lavoro.

Le moderne organizzazioni, infatti, puntano molto sul lavoro di gruppo comestrategia per ottenere migliori risultati derivanti dai talenti collettivi del team, dalla capacità dei membri di sostenersi l’un l’altro per superare i momenti difficili, dalla possibilità di moltiplicare le opzioni grazie alla creatività che deriva dal confronto di idee.



L’abilità di team-working diventa quindi un requisito richiesto dalle aziende che selezionano personale, ma non solo. Partendo dal presupposto che in tutti i luoghi di lavoro, o quasi, è necessario interfacciarsi con altre persone per portare avanti la propria attività, appare chiaro come dotarsi di tale capacità possa portare a vivere meglio l’ambiente lavorativo e a migliorare il proprio livello di performance.
Le caratteristiche che definiscono un team rispetto ad altri tipi di gruppo sono sostanzialmente:
  • la condivisione degli obiettivi
  • l’interdipendenza e la collaborazione fra i membri
  • il senso di appartenenza al gruppo
  • la presenza di ruoli definiti
Per potersi considerare membri efficaci di un gruppo di lavoro è necessario, quindi, non solo possedere le conoscenze e capacità richieste dall’attività specifica del gruppo, ma anche tutta una serie di competenze più specificatamente comunicativo-relazionali che rendano possibile un’interazione proficua e costruttiva con gli altri membri.

martedì 12 novembre 2013


Gli Ambienti Personali di Apprendimento (PLE) sono sistemi che aiutano coloro che apprendono a controllare ed organizzare il proprio apprendimento.

Questo include un supporto per

  • organizzare i loro obiettivi di apprendimento

  • gestire il loro apprendimento, sia il contenuto che il processo

  • comunicare con altri durante il processo di apprendimento

e così raggiungere gli obiettivi dell'apprendimento."
(Fonte: Wikipedia)
WOW!!! finalmente sono riuscita a fare il mio blog! non mi chiedete cm ho fatto xk proprio non lo so... direi che la fortuna mi ha assistita :D... anzi forse ci sono riuscita solo grazie alla collaborazione con la mia vicina di pc che insieme siamo riuscite entrambe a imparare come funziona.. forse imparare è una parola un po grossa, diciamo che stiamo incominciando a camminare in un mondo per noi nuovo e sconosciuto... chissa cosa ci aspetta e cosa dovremo affrontare...mi viene da dire solo una cosa: "BUONA FORTUNA A NOI!"
E’ meglio studiare e capire da soli o farlo insieme ad altri? Studiare da soli è cosa diversa dal farlo in compagnia.
Ognuno di noi ha sperimentato nella propria carriera scolastica questa differenza, trovandosi a preferire l’una o l’altra situazione, specialmente rispetto ad alcune discipline. Sono molti gli studenti universitari che trovano qualche difficoltà a lavorare in gruppo, preferendo rapportarsi in solitudine con la materia da apprendere e sono ancora troppo pochi coloro che invece fanno, delle strategie di apprendimento in gruppo, un loro punto di forza cognitivo.
 http://www.controcampus.it/2011/10/apprendere-collaborando/

Organizzare il lavoro che si svolge con altri in forma cooperativa rinforza il .contratto

formativo. tra l.allievo e la scuola. Il quadro delle motivazioni ne esce trasformato.

Il rapporto tra docente e allievo sposta il proprio baricentro dall.erogazione di

informazioni, di regole, ecc. alla consulenza e all.aiuto a rispettare gli impegni assunti.

Far misurare gli allievi con vincoli di realtà riporta sotto il controllo dell.educatore

sia le dinamiche dell.ansia e dell.inadeguatezza giovanile, sia quelle della

sfida e della prova.