IL SUPERAMENTO DELLA LEZIONE FRONTALE:
APPRENDIMENTO COOPERATIVO E LE RISORSE DEL GRUPPO CLASSE.
Molti insegnanti nella loro pratica educativa e didattica, inseriscono segmenti
di apprendimento cooperativo, che arricchisce il già consolidato lavoro di gruppo.
Qual è la differenza?
apprendimento cooperativo: è una modalità un po’ diversa dal lavoro di gruppo, in quanto è focalizzato sull’apprendere insieme l’uno con l’altro,
l’uno dall’altro, l’uno per l’altro
lavoro di gruppo: collaborare verso un obiettivo comune: si tratta di una pratica molto conosciuta e diffusa
...ma quali possono essere alcune delle metodologie per far si che avvenga un APPRENDIMENTO COOPERATIVO in classe?
1) potrebbe essere l'uso del COSTRUTTIVISMO!
Secondo tale teoria, la conoscenza è costruzione, meglio ricostruzione delle conoscenze che ognuno di noi possiede.
Il costruttivismo sottolinea che l’apprendimento avviene attraverso il confronto delle
varie mappe cognitive presenti in ciascuno degli studenti e nel gruppo classe.
L’insegnante può stimolare l’apprendimento, attraverso la pratica del prendersi cura, di come ciascuno e di come la propria classe, elabora, costruisce e ricostruisce le mappe cognitive comuni.
2) O la METACOGNIZIONE!
La metacognizione è un altro filone che suggerisce di superare la lezione frontale,
spingendo ogni alunno e il lavoro di gruppo, verso la riflessione e il controllo di come si
apprende, mettendo in evidenza le proprie mappe cognitive, le proprie strategie di controllo, le proprie valutazioni su come si è appreso.
in poche parole per far si che avvenga un apprendimento cooperativo bisogna passare da metodologie dove l’attore principale risulta essere l’insegnante, a metodologie dove gli attori siano i ragazzi e il docente.
In questa logica dovremmo cambiare il modello di
insegnamento/apprendimento, da uno di tipo individualistico-competitivo ad un altro di tipo
collaborativodemocratico (
Dewey 1916).
Per costruire un clima adatto, occorre che l’insegnante:
a) sia autocritico e riflessivo e favorisca la comunicazione interattiva tra i ragazzi
(abilità di discussione), affinché essi possano passare da un ruolo più passivo inteso
come ascoltatori e fruitori di informazioni, a uno più attivo e partecipativo;
b) modifichi la convinzione che la principale fonte di apprendimento per gli alunni
sia l’insegnante;
c) possieda buona autostima
d) conosca e favorisca modi diversi di apprendere e di fare esperienza;
e) cerchi di valorizzare i punti di forza dei ragazzi; non sottolineando subito i punti deboli, ma cominciando dalla valorizzazione, dal positivo e non dalla svalorizzazione;
f) permetta a tutti di esprimersi, apprezzi i suggerimenti degli alunni, non giudichi e
non valuti tutto ciò che viene detto dagli alunni;
g) valorizzi la partecipazione con lodi e stimoli i ragazzi ad intervenire indicando
quali abilità trasversali ci si aspetta vengano apprese
h) stimoli con domande aperte e richieste di pensare insieme ad un argomento in
piccoli gruppi, per poi riferire le proprie idee a tutta la classe;
i) sappia ascoltare attivamente, mostrando interesse, empatia e ricercando soluzioni mediate e condivise;
nuova posizione dove ciascuno ritrova parte delle proprie argomentazioni, ma non tutte;
j) progetti la sua lezione in modo flessibile, prevedendo momenti di contrattazione
dove gli alunni possano scegliere tra una gamma di alternative (autonomia di
scelta);
k) agisca in modo coerente; l’insegnante è un modello per gli alunni, quindi deve dare
l’esempio e agire di conseguenza;
l) condivida con i ragazzi le scelte educative e i criteri di valutazione degli apprendimenti;
m) attui il monitoraggio insieme agli alunni il percorso apprenditivo e i processi cognitivi dei singoli alunni e di ogni gruppo;
n) si metta in gioco per primo, funga da modello positivo esperto e stimoli la generalizzazione;
o) favorisca l’identità, il lavoro di gruppo e l’interdipendenza positiva;
p) favorisca l’autoconsapevolezza individuale e di gruppo e aiuti la riflessione metacognitiva sui processi attuati ;
q) sia democratico, entusiasta, positivo, motivato;
r) insegni le abilità sociali anche attraverso l’interdipendenza dei ruoli;
s) instauri un rapporto costruttivo con le famiglie e con il territorio.